"Note di poesia" è un progetto che mira a dare vita ad un connubio di musica e parole. Si tratta di testi appartenenti alla silloge poetica dal titolo "Cromatica", opera prima della scrittrice molfettese Marta Aurora, a cui sono liberamente associati brani musicali di artisti del panorama pop/rock italiano e internazionale. Ogni episodio si svilupperà attorno a un tema conduttore.
Primo Episodio
Eccolo lì l'essere umano.
Sempre impegnato a combattere per una causa persa.
Persa perchè tenta di arrivarci per strade impervie, quando la direzione è ormai tracciata.
Persa perchè il tragitto inizia da un punto sbagliato, con presupposti inefficaci (o evanescenti), con una meta non ancora chiara.
Persa perchè durante il cammino si china a raccogliere un fiore, si ferma a calciare un sasso, si siede sul bordo per stanchezza, si persuade a tornare indietro, si lascia investire da una violentissima e indecifrabile paura dell'ignoto.
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LIFE SKILLS
Io la corsa per arrivare prima, per arrivare primi, per arrivare davanti, io, non l’ho mai capita.
A un certo punto ti affiancano e accelerano il passo, incrementano il ritmo, allungano la falcata.
No, non gli puoi proprio stare accanto.
Se gli rivolgi la parola, allarmati dal dover distogliere attenzione dall’andatura, tentano in ogni modo di distanziarti ulteriormente, finchè voce, gesti e sguardi non diventano inudibili, incomprensibili.
Lasciano lungo la propria scia, escrementi, rifiuti, pezzi sparsi della coscienza che sembra alleggerirsi di ciò che le dà consistenza.
Le zavorre rotolano giù, e i passeggeri sotto il pallone prendono quota.
Poco male se il percorso ha previsto ostacoli da superare, esseri e oggetti da calpestare.
Stanno superando gli altri, questo è il loro fine.
Io li posso guardare da quaggiù, gonfiarsi, cambiar sembianze, svuotarsi di connotazioni umane e rivestirsi di brutalità.
Loro, lanciati verso una meta che scomparirà sull’ultimo metro prima del traguardo, mi guardano, guardano di sotto, compiaciuti di vedermi rimpicciolita.
È il successo più grande, nella loro folle corsa.
Io la corsa per arrivare prima, per arrivare primi, per arrivare davanti, io, non l’ho mai capita.
A un certo punto ti affiancano e accelerano il passo, incrementano il ritmo, allungano la falcata.
No, non gli puoi proprio stare accanto.
Se gli rivolgi la parola, allarmati dal dover distogliere attenzione dall’andatura, tentano in ogni modo di distanziarti ulteriormente, finchè voce, gesti e sguardi non diventano inudibili, incomprensibili.
Lasciano lungo la propria scia, escrementi, rifiuti, pezzi sparsi della coscienza che sembra alleggerirsi di ciò che le dà consistenza.
Le zavorre rotolano giù, e i passeggeri sotto il pallone prendono quota.
Poco male se il percorso ha previsto ostacoli da superare, esseri e oggetti da calpestare.
Stanno superando gli altri, questo è il loro fine.
Io li posso guardare da quaggiù, gonfiarsi, cambiar sembianze, svuotarsi di connotazioni umane e rivestirsi di brutalità.
Loro, lanciati verso una meta che scomparirà sull’ultimo metro prima del traguardo, mi guardano, guardano di sotto, compiaciuti di vedermi rimpicciolita.
È il successo più grande, nella loro folle corsa.
(da "Cromatica" di Marta Aurora - Copyright 2021 by Planet Book)
"Mangialuomo" di Cristina Donà
È finito l'inverno
Ma ancora il freddo sale
Non ho più terra
La mia terra rimane a guardare
Non ho più terra
La mia terra rimane a guardare
L'orizzonte è strano
Se non hai meta
Si allontana da te
L'uomo mangia l'uomo
Succhia la preda
E dimentica
Se non hai meta
Si allontana da te
L'uomo mangia l'uomo
Succhia la preda
E dimentica
Quanta bellezza
Aggredita sciupata
Eterna sete di potere
Mai appagata
Aggredita sciupata
Eterna sete di potere
Mai appagata
L'orizzonte scappa
Se non hai meta
Lontano da te
L'uomo sbrana l'uomo
Succhia la preda
E dimentica
Se non hai meta
Lontano da te
L'uomo sbrana l'uomo
Succhia la preda
E dimentica
L'orizzonte è strano
Se non hai meta
Si allontana da te
L'uomo mangia l'uomo
Succhia la preda
E dimentica
Se non hai meta
Si allontana da te
L'uomo mangia l'uomo
Succhia la preda
E dimentica
(Compositore: Cristina Donà - Testo di Mangialuomo © Warner Chappell Music, Inc, Universal Music Publishing Group)