80 Lucio

Anniversario Ristampe

BUON COMPLEANNO "80 LUCIO" 

Una collana di vinili celebrativi per gli ottant'anni di Lucio Dalla e Lucio Battisti.

LE 24 ORE CHE HANNO CAMBIATO LA STORIA DELLA MUSICA ITALIANA
Il 4 e il 5 marzo del 1943 nascevano LUCIO DALLA e LUCIO BATTISTI, due leggende della musica italiana che con le loro canzoni immortali hanno ispirato ed emozionato intere generazioni, nati a sole 24 ore di distanza l’uno dall’altro e capaci di rivoluzionare il panorama musicale italiano. 
Nel corso del 2023, proprio nell’anno in cui entrambi avrebbero compiuto 80 anni, si celebrano gli incredibili repertori di questi due straordinari artisti con una serie di iniziative organizzate da Sony Music. Tra queste l’uscita delle ristampe dei vinili, in edizione limitata, di alcuni dei loro più importanti album.
Veri e propri oggetti da collezione per la prima volta in versioni inedite (colorate e picture disc) e numerate (500 copie). 

LUCIO BATTISTI

La discografia ufficiale di Lucio Battisti consta di 19 lp e di 22 quarantacinque giri, pubblicati rispettivamente tra il 1969 e il 1994, e tra il 1966 e il 1982. La sua firma, compresi i brani affidati ad altri interpreti, compare in 203 canzoni, mentre quelli cantati direttamente sono 164.

Sessanta i pezzi insieme a Mogol, quaranta con Pasquale Panella, otto per ciascuno dei cinque album, e dodici con la moglie Grazia Letizia Veronese, nome d’arte Velezia (coautrice nell’intero album Eh già 1982). 

Due attribuite a Battisti, Asciuga le tue lacrime e La vecchia casa, riportano lo pseudonimo GIAS (Già Iscritto Alla Siae). Tra le sue incisioni anche La compagnia, di Sergio Endrigo, e Prigioniero del mondo, di Donida e Mogol. La prima incisione, con i Campioni, risale all’aprile 1965.

Tra le sue canzoni meno note, eseguite da artisti presto dimenticati, Uomini e Io mamma, rispettivamente del 1970 e del 1972, dalla voce di Sara (Borsalini), uscite per la Numero 1.

Dopo la sua scomparsa molti hanno dato caccia agli inediti: sicuramente tra questi va annoverato Il paradiso non è qui, scritta con Mogol, cantata da Ron in un programma televisivo, e le versioni per voce, chitarra e pianoforte di Mi ritorni in mente e 7’40 mai apparse su disco.

Battisti-cantante ha una copiosa produzione sul mercato estero: 3 canzoni in francese, 7 in inglese (l’album Images+un singolo), 8 in tedesco e ben 24 in spagnolo, tutte realizzate nel periodo-Mogol.

Della fase produttiva successiva, nel binomio con Pasquale Panella, non usciranno dischi in lingue diverse dall’italiano. In compenso tutti i disegni delle copertine di quel periodo sono di Lucio.

Nel campionario di canzoni scritte originariamente per altri, e solo in parte poi eseguite da Battisti, si contano 63 titoli. La prima è Se rimani con me, Dik-Dik 1966, le ultime sono Un uomo che ti ama, Bruno Lauzi, e Io ti venderei, Patty Pravo, entrambe del 1976.

Tra i tanti a beneficiare di canzoni battistiane anche Iva Zanicchi, che nel 1972 colloca Il mio bambino sul lato B di un suo singolo: il brano inizialmente doveva essere cantato da Mia Martini.

Le canzoni di Battisti sono tra le più coverizzate della musica italiana: praticamente tutti i nostri maggiori interpreti ne hanno fatto versioni più o meno riuscite. Ma ne esistono anche in lingua straniera, ben oltre i cento esemplari: tra queste se ne trovano in spagnolo (Mina, Raffaella Carra’, Adriano Pappalardo, Cristiano Malgioglio), in francese (Johnny Dorelli, Bruno Lauzi), in inglese (Tanita Tikaram, Mick Ronson, Love Affair, Amen Corner, Dave Clark Five, Cilla Black, Bevis Frond), in tedesco (Patty Pravo), ma se ne reperiscono anche in finlandese, giapponese, jugoslavo, turco, svedese, o espressamente destinati a paesi come Argentina, Venezuela, Colombia, Panama, Stati Uniti, Canada, Belgio, Cecoslovacchia.

Lo stesso Battisti registra nel 1979 una versione in inglese di Una donna per amico, ma l’album non vedrà mai la luce. Esiste solo un singolo promo, con Donna selvaggia donna e Ancora tu.

Rari sono gli autografi di Lucio Battisti, valutati oggi anche 5-600 euro.

LUCIO DALLA

A differenza di Battisti, incalcolabili le sue date in tour, in concerto o gli stessi duetti discografici e su palcoscenico o davanti alle telecamere. A parte i sodalizi più profondi e fattivi, con Ron, Francesco De Gregori e Gianni Morandi, ecco Dalla affiancato a Renato Zero, Claudio Baglioni e Riccardo Cocciante, ma anche Pavarotti e Ornella Vanoni, Ligabue e Jovanotti, Guccini e Carmelo Bene, gli Stadio, Venditti, Jannacci, e poi Fiorello, Luca Carboni, Samuele Bersani, Gigi D’Alessio, Renzo Arbore, Gino Paoli, Pino Daniele, Nino D’Angelo, Eros Ramazzotti, Francesco Baccini, Gabriella Ferri, Mina, solo per citarne alcuni.

Grande appassionato di automobili, al punto da dedicarvi un intero album, scritto con il poeta Roberto Roversi, nel 1976, Dalla canta anche un brano intitolato Mille miglia. E sarà coinvolto al punto da partecipare alla gara nelle edizioni del 1999 e del 2000 a bordo di una Porsche 356: suo compagno di avventure l’attore e scrittore bolognese Alessandro Bergonzoni.

Tra le copertine che hanno accompagnato i dischi di Lucio Dalla alcune hanno fatto storia: ad esempio quella del 1980, che nella fotografia di Renzo Chiesa lo ritrae con un berretto divenuto un marchio di fabbrica, oppure il 45 giri di 4/3/’43 che riporta uno scorcio di Manfredonia(FG), cittadina pugliese dove Lucio andava al mare da bambino. Il legame con la Puglia si rinnoverà poi con l’acquisto di un paio di immobili alle isole Tremiti, dove Lucio era solito rifugiarsi a comporre: la sua villa Luna Matana darà poi anche il titolo all’album del 2001. Su Henna (1993) l’immagine di copertina e’ opera del grande artista Mimmo Paladino, quella per la raccolta 12000 lune e’ di Milo Manara, mentre per Cambio (1990) verrà utilizzata una foto di famiglia, dell’infanzia, insieme alla mamma e a una cugina.

 


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