Sono frammenti. Sono cose trovate sotto una pietra. Del resto, "Clinic-Alternative Music Store" è venuto ad essere, con gli anni, un santuario di ritrovamenti salvifici. Non si esagererebbe ad aggiungere "miracolosi". Ecco dunque, in questo presidio alle soglie del deserto, piccolo tempio del fatto culturale, apparire queste "note a pie' di pagina" (Bobi Bazlen). Intestate ad una alterità culturale molfettese poco illuminata da fari d'interesse. Sergio Panunzio. Occultato nell'ombra quasi infera, costrettovi dall'involontario santo laico Gaetano Salvemini. Sergio Panunzio fu uomo di intelligenza panica. Che navigò, sul motopeschereccio classico dell'Anarchia d'indole del molfettese, dal sindacalismo rivoluzionario al fascismo. Ma che muore, nascosto alla caccia fascista, in quel di Roma, nel periodo ambiguo che marca la fine dell'Italia mussoliniana. Le sue sono suggestioni per un piccolo "osservatorio sui territori di confine" che, dalle rilevazioni archeologiche, cercherà di portare alla luce reperti che contribuiscano a comporre un affresco, per vocazione incompiuto, della "Invisible Republic". Greil Marcus è il supremo cabalista di questi frammenti. Il maestro vissuto quasi quotidianamente, ma indegnamente - tra il 1987 e il 1989 - è Franco Cassano. Eccentrico e decentrico d'antidogmatismo. Divisa da piccolo maestro anglosassone. Ma del calvinismo sghembamente mediterraneo.
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EP.1 - Prima del Diluvio
Prima che armate "trasvestite" nella divisa da depravazione di rivoluzione portata sulla punta delle baionette marionettino la loro "guerra giusta" contro un capro espiatorio unto dall'ignominia di un nazismo diventato simbolo di indipendenza, è bene avvertire il cupo suono dell'acqua-sangue che dilaga. Ancora una volta costruito in una "Internazionale" di vitale seminalita'. Quasi a redimere la dirompenza cupa di una filiazione di cattivo presagio. Costruita da Led Zeppelin. Uomini che ricevettero in dono la capacità di scrutare le viscere umane nobilitate dalla scienza in "inconscio". Led Zeppelin, che nel solco vuoto del suo terzo album ha vergato con punta di coltello sacrificale la magica formula finale di Aleister Crowley. Quella che permette all'uomo di farsi Dio. E John Paul Jones, qui, continua la sua danza-austero, basso ben saldo nelle mani-per propiziare la eterna presenza nel mondo dell'Angelo Nero. Cherubini di delizia, ad evocare il dispetto bimbo pastellato da Paul Klee a Paradiso sulla terra, gli svolazzano intorno. Le acque torbide di sangue premono sugli argini.
(Foto di copertina: Nicaragua, 1979. Guerriglia sandinista. "El Comandante Cero". Elaborazione fotografica di Aleksandr"Ant"Rodcenko)